Il silenzio degli innocenti di Thomas Harris

 

 

 

Il silenzio degli innocenti

Hannibal Lecter è una psichiatra geniale, un uomo colto e raffinato, un perfetto gentiluomo dotato di un sottile senso dell’umorismo. Ha un unico difetto: è un pericoloso psicopatico e un feroce assassino. Quando Clarice Starling, brillante allieva della Sezione Scienza del Comportamento dell’Fbi, si reca a visitarlo nel manicomio criminale dove è rinchiuso, il dottor Lecter, attratto dalla ragazza e spinto dal desiderio di entrare nella sua personalita, decide di aiutarla. Clarice vuole da lui elementi utili alla cattura di Buffalo Bill, il “mostro” che terrorizza l’America. Ma il prezzo della collaborazione di Lecter è uno scambio perverso: le consegnerà Buffalo Bill solo se Clarice accetterà a di svelargli i suoi ricordi più tormentati.

Thomas Harris è nato nel 1940 a Jackson, Mississippi.
Fino al 1974, scriveva di cronaca nera per la newyorkese “Associated Press” dove ha imparato i ferri del mestiere per compiere il passo nella narrativa. 

Nel 1975, Harris pubblica Black Sunday, ed è subito best seller: al Tulane Stadium di New Orleans 80.000 persone stanno per assistere al Super Bowl. Tra essi c’è anche il presidente degli Stati Uniti. Ma non sarà un pacifico giorno di festa, perché Settembre Nero, la più spietata organizzazione del terrorismo palestinese, ha deciso di colpire.

Il 1981 è l’anno di Red Dragon (in Italia, prima di una recente ristampa, il titolo prescelto era Il delitto della terza luna). E’ il battesimo ufficiale di Hannibal Lecter, che d’ora in avanti sarà per Harris il compagno di viaggio abituale, anche se qui lo troviamo in posizione apparentemente defilata.

In Hannibal, il terzo libro di Thomas Harris, appare lo psichiatra antropofago più famoso del mondo.
Clarice Starling, 7 anni dopo la vicenda Lecter (Silenzio degli innocenti), viene messa sotto accusa dagli organi interni dell’FBI per un intervento troppo energico durante una sparatoria. In questo delicato frangente riceve un messaggio da parte del latitante Lecter, che la incoraggia a tenere duro. Lecter, sparito da anni,vive relativamente tranquillo a Firenze. E’ ricercato dall’FBI ma soprattutto da una delle sue vittime, il sadico Mason Vergier, costretto da anni su un letto e orrendamente sfigurato da Lecter stesso. Turbata dal richiamo di Lecter, Clarice decide di salvarlo dalla terribile morte a cui Lecter pare essere predestinato.

Bibliografia Thomas Harris

 
Scrittore assai poco prolifico, in 30 anni di carriera Harris ha pubblicato solo 5 romanzi. Il suo debutto, del 1975, intitolato Black Sunday, fu ispirato dalla strage degli atleti israeliani alleOlimpiadi del 1972. In tutti gli altri compare come protagonista o co-protagonista lo psichiatra cannibale Hannibal Lecter, e da tutti sono stati tratti dei film di buon successo.

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Il peso della farfalla di Erri De Luca

Un breve bellissimo poetico racconto: l’incontro tra un vecchio camoscio e un vecchio bracconiere.

Il bracconiere aveva ucciso la mamma del camoscio, che era cresciuto con l’odore dell’uomo cacciatore nelle narici; diventato adulto aveva sfidato il maschio dominante ed era diventato il re del branco.

Il bracconiere è un uomo solitario, forte, esperto alpinista e spietato cacciatore. Si era ritirato in montagna dopo una gioventù passata nella città fra i rivoluzionari, fino allo sbando (autobiografico?).

Vive al margine del bosco, solitario, in una capanna; scende in paese una volta al mese, per caricare lo zaino di patate, cipolle, riso, lenticchie.

Il bracconiere aveva ucciso più di trecento camosci, ma cercava lui, il re dei camosci.

Una giornalista, in paese, lo vuole per una intervista; il bracconiere è dubbioso, è disabituato a stare davanti a una donna. Ci penserò, aveva detto. Decide, l’avrebbe incontrata, ma prima sarebbe salito a puntare il camoscio.

Da una intervista di Erri De Luca “Entrambi sono vecchi, in fine di carriera, si portano appresso una stanchezza assaporata, sanno che non ce ne è ancora, che non ne vogliono ancora.”

Sentono la fine vicina, forse la cercano, una fine dignitosa.

Il bracconiere sale la montagna, si apposta con il fucile, lucido e pronto.

“Andò a posarsi lì una farfalla bianca. La scacciò con una live mossa, per toglierla senza toccarla.”

Ma il re dei camosci è sopra di lui, aveva sentito il suo odore, è fermo impettito, una farfalla bianca sul corno sinistro.

Si lancia verso il cacciatore, ma lo grazia, lo sfiora appena, gli fa solo volare via il cappello con gli zoccoli posteriori.

Di più non dico, per non togliere comunque il piacere di un finale che si intuisce; il perchè del titolo, il peso della farfalla.

Dicevo che il racconto è molto bello: la descrizione della montagna e degli animali che la vivono, il personaggio del bracconiere, nella sua solitudine e coerenza ai suoi valori morali e  la scrittura, fatta di frasi brevi, rigorose, precise.

Erri De Luca

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Erri De Luca (Napoli, 20 maggio 1950) è uno scrittore, traduttore e poeta italiano.

Recentemente definito “lo scrittore del decennio” dal critico letterario del “Corriere della Sera” Giorgio De Rienzo, è anche poeta e traduttore.

Nel 1968, a diciotto anni, raggiunge Roma, dove prende parte al Gaos (Gruppo di Agitazione Operai e Studenti), gruppo che fonderà Lotta Continua a Roma. Erri diventerà in seguito il responsabile del servizio d’ordine di Lotta Continua. Inoltre dichiarerà più di recente che al momento dello scioglimento di Lc (Rimini, 1976) non volle entrare in clandestinità e convinse il servizio d’ordine romano a seguire la sua stessa strada.

In seguito svolge numerosi mestieri in Italia e all’estero, come operaio qualificato, camionista, magazziniere, muratore. Durante la guerra in ex-Jugoslavia è autista di convogli umanitari destinati alle popolazioni. Studia da autodidatta diverse lingue, tra cui lo yiddish e l’ebraico antico dal quale traduce alcuni testi della Bibbia. Lo scopo di queste traduzioni, che De Luca chiama “traduzioni di servizio”, non è quello di fornire il testo biblico in lingua facile o elegante, ma di riprodurlo nella lingua più simile e più obbediente all’originale ebraico.

Pubblica il primo romanzo nel 1989, a quasi quarant’anni: Non ora, non qui, una rievocazione della sua infanzia a Napoli.

Regolarmente tradotto in francese, spagnolo, inglese, tra il 1994 e il 2002 riceve il premio France Culture per Aceto, arcobaleno, il Premio Laure Bataillon per Tre Cavalli e il Femina Etranger per Montedidio. È del 1999 il libro Tu, mio.

Collabora a diversi giornali (La Repubblica, Il Corriere della Sera, Il Manifesto, Avvenire, Gli Altri) e oltre ad articoli d’opinione, scrive occasionalmente anche di montagna.

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La parrucchiera di Kabul di Deborah Rodriguez

Da lontano sembrano fiori nella polvere, sprazzi di azzurro nel grigio delle strade di Kabul.

 Fiori calpestati, ma non spezzati, che sotto il burqa celano storie di sofferenza e coraggio.

 Come quella di Baseera, promessa sposa a dodici anni a un uomo più vecchio di lei

 e costretta a partorire sul nudo cemento di un ospedale privo di personale medico.

 O quella della quindicenne incarcerata perché fuggita dal marito

che la picchiava e denunciata alla polizia dagli stessi genitori.

A raccontarci queste storie è Deborah Rodriguez, una volontaria americana

che nel 2002 è partita per l’Afghanistan con una piccola ONG. Là, è stata tra le fondatrici

della prima scuola per estetiste della capitale afghana: un progetto nato per offrire

a tante donne un’opportunità di indipendenza economica, e per ridare una speranza

a quelle che, durante il regime talebano, avevano dovuto chiudere

 i loro saloni di bellezza e sotterrare gli specchi, proibiti al pari degli aquiloni.

La sua testimonianza è anche un inno all’amicizia, perché nell’oasi della Kabul Beauty School,

libere dal burqa e dal controllo degli uomini, le donne hanno trovato uno spazio tutto per sé, dove,

 tra risate e confidenze, sono nate complicità inaspettate, capaci di superare le barriere erette

da una cultura repressiva. In un paese in cui la strada verso la pace e la conquista dei diritti civili

sembra impraticabile, questa impresa straordinaria lancia un messaggio di speranza.

Non bastano le guerre a cambiare radicalmente una società: a volte, anche un rossetto

e un paio di forbici possono essere armi di rivoluzione.

Deborah Rodriguez

È nata a Holland, nel Michigan, dove ha intrapreso la professione di parrucchiera

alla fine degli anni Settanta. Quando, nel 2002, è partita per l’Afghanistan come volontaria

per una piccola organizzazione umanitaria (Care for All Foundation), ritrovandosi circondata

da medici e infermiere, ha dubitato di poter essere davvero d’aiuto. Al contrario, la sua esperienza

si è rivelata fondamentale per dare il via al progetto della Kabul Beauty School, portato avanti

con grande determinazione, nonostante gli ostacoli incontrati,

di natura economica e culturale, e i problemi di sicurezza.
Purtroppo, in seguito alle minacce ricevute da lei e dalle sue allieve dopo la pubblicazione

 del libro e lo scalpore suscitato, Deborah è stata costretta a lasciare Kabul.

Nell’attesa di poter tornare, è decisa a fare di tutto pur di sostenere la causa delle donne afghane.

Consiglio vivamente questo ottimo libro!

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Ciao mondo!!

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Il segreto della Genesi di Tom Knox


Il segreto della Genesi, attesoromanzo thriller di Tom Knox, giornalista

e “scrittore di viaggio” inglese il cui vero nome è Sean Thomas.

L’intreccio è incentrato sul sito archeologico di Gobekli Tepe 

nel deserto della Turchia orientale: qui sorge un santuario megalitico

 risalente all’inizio dell’era Neolitica (11.000 anni fa),

 il primo esempio di architettura religiosa e monumentale,

costruito in tre o forse cinque secoli e misteriosamente seppellito dall’uomo duemila anni dopo…

Brutali delitti tra Londra e le più remote isole britanniche conducono

 l’ispettore Forrester di Scotland Yard a ipotizzare delle esecuzioni rituali.
Intanto, in Turchia il giornalista Robert Luttrell stringe amicizia

 con il direttore degli scavi, l’archeologo Franz Breitner,

e la sua assistente Christine. Rob conosce così la storia del tempio più antico del mondo,

 edificato dodicimila anni fa e sepolto due millenni dopo per motivi ancora ignoti.

 Qualcuno però non vuole che gli scavi continuino,

è disposto a tutto, anche a uccidere, affinché il segreto custodito

dal tempio resti nascosto. Un segreto celato da millenni,

 eppure sotto gli occhi di tutti, nel libro della Genesi.

Macabro, a tratti truculento al limite del disgusto, ma ben congegnato

e raccontato come si deve, questo Il segreto della Genesi.

Knox è evidentemente un professionista della parola: narrazione scorrevole,

dialoghi realistici e rafforzati da puntuali descrizioni di comunicazione non verbale.

Personaggi forse non eccezionali sotto il profilo dell’originalità,

 ma coerenti e delineati con tratti distintivi che danno loro una caratterizzazione

 quanto meno sufficiente. L’intreccio narrativo poggia invece sui classici

 due binari che prima o poi convergeranno: uno dal taglio archeologico,

 antropologico ed esoterico, l’altro più propriamente mystery con sprazzi

nel thriller e addirittura nello splatter. Non facile da gestire il loro legame,

il modo in cui un tempio antichissimo possa essere legato a una catena di delitti,

 e in una certa misura ci si potrebbe chiedere se tutto il mistero di Gobekli Tepe

sia in fondo un pretesto per un serial thriller o se invece

non fosse possibile fare a meno della setta assassina

e puntare solo su di esso. Il ricongiungimento dei due filoni della trama

comunque arriva, puntuale e tutto sommato legittimo,

visto che il terreno era stato preparato bene, e il finale non delude.

 Pur chiudendo il libro con una soluzione un po’ scontata, riannoda

 ugualmente tutti i fili sciolti senza cercare il colpo di scena che avrebbe stonato.

Nel complesso un libro che sa incuriosire e che dopo tanta avventura e adrenalina

 lascia il lettore con l’impressione che, nonostante tutto, si tratti solo di fiction. O forse no.

Nel sito The Genesis Secret, Knox svela i retroscena del libro e assicura:

 Se lo leggerete, scoprirete più di quanto avreste mai voluto sapere.

Tom Knox (il cui vero nome è Sean Thomas) è nato in Inghilterra ed è stato corrispondente

per moltissimi quotidiani importanti quali “The times” e “The guardian”.

Nel 2007 ha vinto il premio del “Sunday times” come scrittore di viaggio dell’anno,

infatti grazie al suo lavoro ha viaggiato in tutto il mondo per vent’anni.

Quando non viaggia, vive a Londra; i romanzi che ha pubblicato sono tratti dai suoi viaggi,

 come reportage nei luoghi più misteriosi del mondo.

Libri pubblicati:

Il segreto della genesi (2009)

Il marchio di Caino (2010)

Sito ufficiale: www.tomknoxbooks.com

clicca:Booksweb.tv – Tom Knox – "Il segreto della Genesi" – MI RACCOMANDO

 

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Bernard Cornwell

                                                                      

 

Bernard Cornwell (Londra, 1944) è uno scrittore britannico.

Dopo aver lavorato a lungo nella BBC, si è dedicato interamente alla letteratura, specializzandosi in romanzi storici e d’avventura.

È noto per la serie di romanzi incentrata sulle avventure di Richard Sharpe e per la trilogia dedicata alla ricerca del Sacro Graal.

Nel 1993 la televisione britannica dà il via ad una serie di film basati sui romanzi del ciclo di Sharpe, con l’attore Sean Bean nel ruolo del protagonista Richard Sharpe. Fino al 1997 vengono prodotti 14 episodi, prima di una pausa di alcuni anni. Il quindicesimo episodio, infatti, è del 2006

Può un solo uomo tener testa

 a un intero esercito?

Sulla piana di Azincourt, tra le fila dell’esercito inglese,

 un romanzo di coraggio ed eroismo

 

Quella di Azincourt è una delle battaglie più famose della storia, teatro

di uno scontro disperato tra l’esercito inglese e quello francese.

Era il 25 ottobre 1415. Per gli inglesi rappresentò una straordinaria vittoria,

che assunse dimensioni epiche. Nicholas Hook è un arciere inglese di umili origini

che, per salvarsi da una condanna a morte, parte come mercenario

per difendere Soissons, la città in mano al duca di Borgogna.

Le informazioni che riporta in patria sulle atrocità dell’assedio,

 unite alla sua abilità nel combattere, gli fanno

guadagnare credito presso re Enrico V, che lo vuole con sé

 nella campagna diretta alla conquista della corona francese.

 Là, sulla piana di Azincourt, i nemici, in netta superiorità numerica,

 verranno sconfitti in una battaglia nella quale Hook avrà un ruolo cruciale. 

"Si divisero il vino, che non riuscì a riscaldarli, e a poco a poco la luce dell’alba,

grigia come una cotta di maglia, prese il posto dell’oscurità.

Hook, che si era allontanato nei boschi a est per svuotare gli intestini,

 vide, appena al di là degli alberi, un piccolo villaggio.

Gli uomini d’arme francesi si erano acquartierati nelle casupole

e ora stavano sellando i cavalli e dirigendosi verso l’accampamento principale.

 Tornato sull’altopiano, li osservò schierarsi

in posizione di combattimento sotto gli stendardi umidi.
Gli inglesi fecero lo stesso. Novecento uomini d’arme

e cinquemila arcieri entrarono all’alba nel campo di Azincourt.

Ad aspettarli, al di là dei solchi pronti a ricevere

 i semi del frumento invernale, c’erano trentamila francesi.
Per ingaggiare battaglia nel giorno di San Crispino."

Oltre alla serie incentrata su Richard Sharpe, ha scritto altri romanzi di successo

e la trilogia dedicata alla ricerca del Graal. Con L’ultimo re

ha dato inizio a una serie in cui il mito e la storia

del declino dei regni anglosassoni si fondono in un affresco appassionante.

 Come ha scritto il Washington Post, «Bernard Cornwell è probabilmente

 il più grande scrittore di romanzi storico-avventurosi di oggi.»

 Il sito ufficiale è www.bernardcornwell.net

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Agatha Christie

« An archaeologist is the best husband any woman can have: the older she gets, the more interested he is in her. »

« Un archeologo è il marito migliore che una donna possa avere: più lei invecchia, più lui la troverà interessante. »

(Agatha Christie, 1954, parlando di suo marito, l’archeologo Max Mallowan.)

Dame Agatha Mary Clarissa Miller, Lady Mallowan, DBE, 

nota come Agatha Christie (Torquay, 15 settembre 1890 Wallingford, 12 gennaio 1976),

 è stata una scrittrice britannica. Tra le sue opere si annoverano,

 oltre ai romanzi gialli che l’hanno resa celebre, anche

alcuni romanzi rosa scritti con lo pseudonimo di Mary Westmacott.

Giallista di fama mondiale, curò sempre i suoi romanzi c

on grande abilità, creando un’atmosfera intrigante

attraverso personaggi ed ambienti di facile riconoscibilità:

descrizioni accurate, senso della suspense, ambientazioni

realistiche dettagliate, personaggi mai privi di spessore

o di caratterizzazione. I suoi personaggi maggiori s

ono famosi in tutto il mondo: tra questi i più celebri,

 protagonisti di buona parte della sua produzione letteraria,

sono l’investigatore belga Hercule Poirot e la simpatica vecchietta,

nonché intrigante indagatrice, Miss Marple.

Ancora oggi i suoi romanzi sono pubblicati con successo in tutto il mondo.

È la scrittrice inglese più tradotta, anche più diShakespeare.

Nella lingua originale i suoi libri sono stati venduti

in un miliardo di copie e in egual numero in almeno 56 lingue differenti.

Lapide in onore di Agatha Christie nella sua città natale

Premi

  • Il personaggio di Hercule Poirot è talmente famoso che persino
  • in Nicaragua è stato emesso un francobollo con l’effige del celebre investigatore.
  • Agatha Christie ha scritto anche una propria autobiografia,
  •  pubblicata postuma nel 1976 (La mia vita), dove non farà parola
  • della sua scomparsa del 1926.(Nel 1926 la vita della Christie
  • è scossa da due eventi per certi versi traumatizzanti:
  • muore sua madre e suo marito chiede ildivorzio.
  • Agatha improvvisamente scompare dalla sua casa,
  • vagabondando in stato di amnesia (qualcuno però malignerà c
  • he potrebbe essersi trattato di una montatura pubblicitaria);
  • il caso desta grande scalpore e dopo una decina di giorni
  • Agatha, che viene ritrovata ad Harrogate, località termale
  •  dell’Inghilterra settentrionale, dove soggiornava in un albergo
  • del posto registrata con il nome dell’amante del marito, n
  • on sa dare alcuna spiegazione al riguardo. Il suo biografo
  • nel 2001 ha riscoperto un documento, secondo il quale la Christie
  • scappò e si nascose nell’hotel dove venne poi ritrovata,
  • nella speranza che il marito Archie venisse incolpato
  • dell’omicidio e dell’occultamento del cadavere della moglie; i
  • l tutto fatto perché Archie la tradiva con la sua segretaria.

    Sempre nel 1926 parte per le isole Canarie con la figlia Rosalind.

  • Dopo il divorzio Agatha conserverà comunque

  •  il cognome del marito, ma solo per ragioni commerciali.)

  • Dai suoi romanzi sono stati tratti moltissimi film e sceneggiati televisivi,
  • adattamenti che però Agatha, in alcuni casi, non ha mostrato di gradire.
  • Nel 1979 uscì un film sulla vita di questa autrice incentrato proprio
  • sulla misteriosa ‘fuga’ del ’26 dopo la scoperta dei tradimenti del marito.
  • Protagonista Vanessa Redgrave. Il titolo originale Agatha fu

Tradotto Italia col titolo Il segreto di Agatha Christie.

Oggi google dedica il suo logo ad Agatha Christie.

Oggi 15 settembre 2010 infatti ricorre

il 120° anniversario della nascita della scrittrice inglese.

Google oggi ci presenta un’artistica riproduzione

di un tipico scenario giallesco in cui le celebri

lettere interpretano i personaggi.

La G rappresenta il famoso nonche’ immancabile

 Hercule Poirot intento ad analizzare la scena del delitto.

Le restanti lettere delineano il resto dei personaggi fra cui la vittima.

Non vi e’ scritto di che racconto in particolare si tratti

ma gli appassionati capiranno certamente il libro

e la scena che gli artisti di Google hanno voluto rappresentare.

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Lucia….tanti auguri….

Anima errante

 

Anima errante 
in spazi immensi 
deserti assolati 
senza dune 
senza miraggi

anima che vaga 
nell’universo 
sperso, e 
che lo trova vasto 
troppo sconfinato 
senza un punto

fisso

anima che ti cerca
nel volo di colombe 
che cadono per terra 
dal vento inverso

anima che alla fine 
si chiude in se stessa 
ti cerca 
tra i tasti di un pianoforte 
e intona nella notte 
l’ultimo canto 
certa che tu 
lo senta 
creda in lei 
e finalmente 
dandole pace 
il suo cuore ascolti.

Lucia Di Iulio 
Beldanubioblu

      

A volte incontri lungo il cammino persone inaspettate….amori, amici, affetti, persone che ti prendono per mano e ti portano là dove non immaginavi nemmeno di poter volare. Non c’è spiegazione sul perchè li hai trovati…O forse la vita lo spiegherà un giorno… Dal web

buon Compleanno Lucia……

 

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11 Settembre…..

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Memorie di Adriano di Marguerite Yourcenar

Memorie di Adriano

 di Marguerite Yourcenar

Ricostruendo le memorie dell’imperatore romano, Marguerite Yourcenar ha voluto "rifare dall’interno quello che gli archeologi del secolo scorso hanno fatto dall’esterno". Ne risulta così un libro che è al tempo stesso un romanzo, un saggio storico, un’opera di poesia. Giudicando la propria vita di uomo e l’opera politica, Adriano non ignora che Roma finirà un giorno per tramontare; e tuttavia il suo senso dell’umano, ereditato dai Greci, gli fa capire l’importanza di pensare e di servire sino alla fine. "Mi sentivo responsabile della bellezza del mondo", dice questo personaggio che porta su di sé i problemi degli uomini di ogni tempo, alla ricerca di un accordo tra la felicità e il metodo, tra l’intelligenza e la volontà. Le Memorie di Adriano che, apparse nel 1951, stanno conoscendo un successo ininterrotto, sono arricchite dai "Taccuini di appunti", momenti di autobiografia, pause emotive e slanci in un lavoro creativo appassionante fino all’identificazione.

« La libertà basta volerla. »
(Marguerite Yourcenar)

 

Marguerite Yourcenar, pseudonimo di Marguerite Cleenewerck de Crayencour (Bruxelles, 8 giugno 1903  Mount Desert, 17 dicembre 1987), è stata unascrittrice francese. È stata la prima donna eletta alla Académie française.

leggi

http://www.club.it/autori/grandi/marguerite.yourcenar/indice-i.html

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